Oculistica – Oculistica Pediatrica

Non perdiamoci… la vista

L’occhio è un organo tanto piccolo quanto complesso e affascinante sia da un punto di vista scientifico che da un punto di vista estetico. L’occhio è in grado di raccogliere le luci esterne e di formare delle immagini, ma è anche un elemento espressivo importante del nostro volto.
Non solo organo visivo, ma anche specchio dell’anima come si suol dire.

Non trascurate i vostri occhi, è importante eseguire costantemente un check up della vista

La Dottoressa Luana Marcucci, Specialista in Oftalmologia – Dottore di Ricerca in Fisiopatologia della qualità della visione e della postura – offre un servizio di diagnosi e cura presso il Poliambulatorio San Luca:

  • Visita Specialistica Oftalmologica completa (per bambini, adulti ed anziani) con particolare attenzione:
    • – Nei bambini alla prevenzione dell’ambliopia, all’individuazione e correzione precoce dei difetti refrattivi e alla valutazione degli strabismi
    • – Negli adulti ed anziani alla diagnosi e cura delle principali patologie dell’occhio (difetti refrattivi, occhio secco, cheratocono, cataratta, glaucoma, retinopatie, maculopatie ed infiammazioni oculari)
  • Visita di controllo
  • Tonometria
  • Fondo oculare
  • Visita ortottica
  • Visita per videoterminalisti
  • Test di Schirmer (per la misurazione della secrezione lacrimale)
  • Prescrizione lenti

VISITA OCULISTICA COMPLETA

  • – misurazione del visus da lontano e da vicino
  • – esame obiettivo
  • – misurazione della pressione oculare (tonometria)
  • – studio del fondo oculare in midriasi

COS’E’ LA VISITA OCULISTICA COMPLETA?

La visita oculistica completa comprende:

  • Raccolta dell’anamnesi: raccolta di informazioni di carattere generale ed oculare
  • Esame obiettivo: Si esamina l’allineamento degli occhi e la loro motilità, lo stato delle palpebre e la loro motilità, l’eventuale presenza di alterazioni macroscopiche correlabili a patologie orbitarie e dell’apparato lacrimale, la statica e la mobilità pupillare
  • Esame alla lampada a fessura (o biomicroscopia): esame diretto a forte ingrandimento delle palpebre, della congiuntiva, della sclera, della cornea, della camera anteriore, dell’iride, del cristallino. Mediante lenti addizionali, permette anche l’esame dell’angolo irido-corneale, del corpo vitreo, della retina e della testa del nervo ottico. È un esame fondamentale, che permette di identificare o di sospettare molte patologie oculari
  • Autorefrattometria: esame obiettivo del difetto di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo)
  • Esame dell’acuità visiva (esame della vista): permette di misurare in ogni occhio l’acuità visiva, cioè la capacità di mettere a fuoco e distinguere gli oggetti, naturale e con la migliore correzione con lenti
  • Tonometria: misurazione della pressione oculare che permette di identificarne l’eventuale incremento, importante fattore di rischio per il glaucoma
  • Fondo dell’occhio in midriasi, ovvero lo studio della retina dopo la somministrazione di un farmaco (sotto forma di collirio) in grado di dilatare la pupilla

QUANDO FARE LA VISITA OCULISTICA?

Le principali motivazioni che inducono un paziente alla visita oculistica sono:

  • Bruciore agli occhi
  • Riduzione della capacità visiva
  • Lacrimazione
  • Occhio secco
  • Appannamento visivo
  • Corpi mobili ( mosche volanti e ragnatele)
  • Blefarite
  • Calazio
  • Diplopia (visione doppia)
  • Fotofobia
  • Presbiopia
  • Infezioni
  • Cambiamenti di colore dell’iride
A prescindere dai sintomi soggettivi, si consiglia di eseguire i seguenti controlli oculistici:
Nei bambini
  • prima dei 3 anni (ingresso alla scuola materna)
  • prima dei 6 anni (ingresso alla scuola elementare)
  • ogni 1-2 anni, secondo il parere del pediatra e/o oculista curante fino ai 14 anni
In età adulta
  • ogni 5 anni fino ai 39 anni
  • ogni 4 anni a partire dai 40 anni
  • ogni 2 anni a partire dai 60 anni
  • ogni anno dopo il 65 anno di età

 

È in ogni caso raccomandata una visita intorno ai 40 – 45 anni per valutare i primi problemi di presbiopia (difficoltà alla lettura da vicino) e dopo i 50 anni come prevenzione per il glaucoma (danno progressivo del campo visivo e del nervo ottico spesso associato a pressione alta degli occhi).

TONOMETRIA

Che cosa è la tonometria?

La tonometria è una tecnica che permette di misurare la pressione intraoculare (o tono oculare) utilizzando uno strumento detto tonometro.

A cosa serve la tonometria?

Serve a verificare le variazioni dalla normalità della pressione interna dell’occhio. Può aumentare o diminuire in rapporto a patologie, traumi o interventi oftalmici.

Come funziona la tonometria?

Esistono diverse modalità di misurazione della pressione oculare. Il Gold standard è rappresentato dalla tonometria ad applanazione. Dopo aver instillato 1 goccia di anestetico in entrambi gli occhi, si colora il liquido lacrimale con fluoresceina. Il paziente viene fatto accomodare su uno sgabello appoggiando mento e fronte sullo strumento. Il tonometro di Goldmann o “a contatto” imprime una lievissima forza sulla cornea. Il paziente deve mantenere l’attenzione, rilassarsi e non trattenere il respiro, non chiudere gli occhi e guardare il cono illuminato da una luce azzurra davanti a sé. La procedura dura 20 secondi.

La tonometria è dolorosa o pericolosa?

Si tratta di una tecnica minimamente invasiva, non pericolosa, non dolorosa. L’igiene per ogni paziente è garantita dall’utilizzo di conetti monouso.

ESAME DEL FONDO OCULARE (Fundus Oculi)

Che cos’è l’esame del fondo oculare (fundus oculi)?

L’esame del fondo oculare (o fundus oculi), consiste nell’esame delle strutture oculari collocate posteriormente all’iride ed al cristallino: corpo vitreo, retina centrale (polo posteriore, contenente la macula, sede della visione più definita), retina periferica, porzione intraoculare del nervo ottico (papilla ottica).

Per esplorare queste strutture é spesso necessario dilatare la pupilla instillando alcune gocce di collirio midriatico. La pupilla inizia a dilatarsi dopo 10-15 minuti e rimane dilatata in modo ottimale per 45-60 minuti.

Come si esegue l’esame del fondo oculare?

L’esame del fondo oculare viene eseguito dal medico specialista in oculistica utilizzando strumenti dotati di una fonte di illuminazione: l’oftalmoscopio o la lampada a fessura e lenti specifiche necessarie per la messa a fuoco dell’immagine.

Il paziente è seduto di fronte al medico, spesso con il capo appoggiato ad uno strumento. L’oculista pone una lente davanti all’occhio del paziente o, in alcuni casi, la applica direttamente a contatto con l’occhio. In questo ultimo caso, immediatamente prima dell’esame, vengono instillate alcune gocce di collirio anestetico. Durante l’esame si usa un gel che si interpone fra occhio e lente a contatto.

VISITA ORTOTTICA

La visita ortottica valuta l’eventuale presenza di anomalie a carico dell’apparato neuro-muscolare dell’occhio. L’ortottista-assistente in oftalmologia è l’operatore sanitario che, in possesso di diploma universitario abilitante, tratta i disturbi motori e sensoriali della visione ed effettua tecniche di semeiologia strumentale-oftalmologica. Valuta la presenza di strabismo, alterazioni della motilità oculare, deficit visivi e della convergenza, difetti refrattivi e anomalie sensoriali. Coadiuva la riabilitazione visiva ed esegue esercizi specifici per la stimolazione della muscolatura oculare.

TEST DI SHIRMER

Il Test di Shirmer si effettua per valutare la secrezione lacrimale riflessa totale (senza anestesia) o basale (con anestesia), utilizzando delle strisce apposite di carta lasciate in situ nel fornice congiuntivale per 5 minuti. Generalmente un valore < 5 mm per il test senza anestesia, è considerato patologico.

AMBLIOPIA

L’Ambliopia o “occhio pigro” è una condizione comune che interessa fino al 5% della popolazione mondiale. E’ caratterizzata da una ridotta acuità visiva in un occhio, o più raramente in entrambi gli occhi, generalmente in assenza di alterazioni anatomiche dell’occhio stesso. Alla base di tale condizione vi è un’alterata stimolazione neurosensoriale dell’apparato visivo. Le cause principali sono i difetti refrattivi non corretti, lo strabismo (manifesto o latente), la cataratta congenita e la ptosi palpebrale. L’ambliopia può essere trattata con probabilità di successo solo entro i primi 5-6 anni di vita. La diagnosi deve essere precoce e si basa sull’esecuzione di una visita oculistica completa ed una valutazione ortottica. La terapia anti-ambliopica va impostata il prima possibile. Il primo intervento, dopo una corretta valutazione e correzione dei difetti refrattivi e/o delle cause che anatomicamente impediscono la corretta proiezione sulla retina delle immagini provenienti dall’ambiente esterno (come cataratta o ptosi palpebrale), consiste nell’occlusione diretta con bende adesive applicate sull’occhio o sull’occhiale e/o con filtri semitrasparenti posti sugli occhiali.

Fondamentale è la prevenzione con visite di screening in tenera età (6 mesi-1 anno) da ripetere a 3 anni e prima dell’età scolare (a 5 anni).

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